Quali sono gli aspetti fondamentali nella scelta del controtelaio più adatto? Prima di addentrarci negli aspetti tecnici più approfonditi, quali sono le considerazioni di carattere generale che possono aiutarci a scegliere il monoblocco?
Ripropongo qui sotto un estratto dell’articolo proposto da William Bisacchi nella rivista ShowRoom Edilizia&Serramenti.
1) Deve essere idoneo al tipo di infisso che andrò a installare sia come dimensioni sia come tipologia. Siamo d’accordo che se installiamo degli infissi blindati il controtelaio non possa essere lo stesso del classico serramento PVC 70 mm? Se invece installiamo degli infissi con “anta a scomparsa” su tutti 4 i lati? Grande attenzione al drenaggio del lato inferiore… Ci sono rivenditori che utilizzano una grande varietà di prodotti con sezioni e forme diverse, a questi consiglio di usare un prodotto molto versatile/modulabile e a tutti di iniziare con la progettazione de questo elemento, anche in fase di preventivo è importante tenerlo in considerazione e non parlare solo di finestre.
2) Deve essere termico. Casaclima dice che va usato un materiale con un lambda sotto all’1. Ergo: tutti i metalli sono esclusi (anche l’inox). Si può usare legno multistrato, osb, PVC, Eps, materiali compositi. L’importanza dell’isolamento termico è sotto agli occhi di tutti, non sottovalutate l’importanza di isolare questo elemento, i ponti termici e le conseguenze di muffe sono all’ordine del giorno.
3) Deve essere facile da produrre e da posare. Si è vero questo elemento non può costare più della finestra.
Quindi bisogna fare bene e presto! Allo stesso tempo dobbiamo essere sicuri che in fase di posa sia semplice che il muratore o meglio voi stessi lo possiate mettere facilmente a piombo, che mantenga l’ortogonalità e che ci consenta di avere buoni fissaggi quando monteremo la finestra/persiana/zanzariera/tapparella/frangisole.
4) Deve prevedere la possibilità di installare i profili reggi-intonaco e il quarto-lato (leggi articoli precedenti sui numeri 1 e 2 di ShowRoom Edilizia&Serramenti). Questi elementi sono fondamentali, non dimenticateli mai, fatelo capire ai vostri clienti quando li accompagnate nel vostro “angolo della posa”.
Senza nulla togliere agli altri sistemi credo che oggi il controtelaio andrebbe SEMPRE installato del tipo “monoblocco su 4 lati”. Questi tipi di controtelai che sono presenti sul mercato da tanti anni (prima nelle versioni con tapparelle a scomparsa e ora in tante differenti tipologie) sono il meglio che potete fare per i vostri clienti per essere sicuri di avere ottime prestazioni (certificate!), assenza di ponti termici, massima ortogonalità. Si è vero che all’inizio possono sembrare costosi ma se viene fatta un’attenta analisi di quanto tempo si risparmia nella posa dello stesso, quanto lavoro in meno per il muratore, per l’imbianchino che farà il cappotto, quanta sicurezza della performance (certificata) e quanti rischi di problematiche in meno…
E’ come prefabbricare il foro finestra.
Vi aumenta anche il volume di affari senza vendere più finestre!
Più guadagno, meno guai.
Cosa volete di più?
Buon controtelaio a tutti!
Informazioni più dettagliate sono reperibili nella nostra brochure tecnica.
P.S.
Ecco un esempio del falsotelaio metallico che si realizzava prima:
Sono William Bisacchi l’autore originale dell’articolo su Showroom edilizia e serramneti di giugno 2016 e sul mio blog bisacchi.it che ha copiato. Copiare pari pari un articolo senza citarne la fonte equivale a rubare. Attenderò sino a lunedì che l’articolo venga rimosso o mi muoverò di conseguenza.
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Buongiorno William, l’ho citata nell’articolo come fonte in modo chiaro. Mi scuso per la tarda risposta al commento. Forse le è sfuggito “Quali sono gli aspetti fondamentali nella scelta del controtelaio più adatto? Prima di addentrarci negli aspetti tecnici più approfonditi, quali sono le considerazioni di carattere generale che possono aiutarci a scegliere il monoblocco?
Ripropongo qui sotto un estratto dell’articolo proposto da William Bisacchi nella rivista ShowRoom Edilizia&Serramenti.
L’ho anche riproposto su Linkedin dove ha commentato, anche lì l’ho sempre citata. Sicuramente non era mia intenzione urtare la sua sensibilità.
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